Gli ultimi studi evidenziano come i problemi correlati all’asma siano in aumento e colpiscano circa d 10 milioni di persone in Europa sotto i 45 anni (7-10% nei bambini), e come sia in aumento la dipendenza dei pazienti dai farmaci che assumono per alleviare e/o controllarne i sintomi.
L'asma è una malattia infiammatoria cronica dell'apparato respiratorio e più specificamente dei bronchi che determina una iperreattività bronchiale a determinate stimolazioni. Polline, acari della polvere, peli di animali, stress, allergeni alimentari, inquinamento, tabacco, sforzo fisico, variazioni climatiche e infezioni respiratorie possono essere i fattori scatenanti. L'80% degli asmatici soffre di rinite allergica.
Le manifestazioni asmatiche sono complesse con molte possibili sfaccettature, tra le quali:
- Broncospasmo: contrazione dei bronchioli che provoca una riduzione del passaggio dell'aria
- Ipersecrezione bronchiale: il rivestimento interno dei bronchioli secernerà muco
- Tosse secca: per liberare i bronchi, il paziente tossisce con una tosse secca.
La respirazione diventa affannosa, accompagnata da mancanza di respiro e talvolta da una sensazione di oppressione al petto. Per liberare i bronchi, il paziente inizia a tossire con una tosse secca. Durante la crisi, la respirazione, ma soprattutto l'espirazione, sono più difficili.
Il trattamento osteopatico non cura l’asma ma può essere d’aiuto nel miglioramento del meccanismo respiratorio e si compone sia di tecniche strutturali sia viscerali.
La difficoltà espiratoria è dovuta ad uno spasmo bronchiale (intratoracico) mentre la dispnea inspiratoria è causata da uno spasmo faringeo (extratoracico, da cui il nome di “falso asma”).
Il broncospasmo è generato da disfunzioni somatiche localizzate principalmente nei primi 3 segmenti (o stadi) toracici mentre il faringospasmo (falso asma) è dovuto a disfunzioni somatiche cervicali alte C0, C1, C2. Saranno questi i punti principali da andare a valutare e trattare.
Un’altra grandissima importanza è l'influenza della coppia fegato/diaframma sulle ostruzioni della gabbia toracica o ruolo indiretto del diaframma nella genesi del processo torsionale della gabbia toracica. Liberare il diaframma è fondamentale, dopo aver valutato e liberato fegato che ne può limitare l’escursione comportando una torsione toraco-lombare compensatoria.
Inoltre, attraverso queste strutture passano le arterie che vascolarizzano il ganglio stellato, il centro informativo che invia a livello centrale informazioni sull’apparato cardiorespiratorio, ed è responsabile della regolazione (attraverso il sistema ortosimpatico) delle dimensioni dei bronchi, della secrezione bronchiale (responsabile della congestione bronchiale) e della tosse (responsabile del riflesso della tosse irritativa).
Rilasciando le prime tre coste su cui sono ancorati gli scaleni, il rilassamento della tensione muscolare rilascia il flusso arterioso e solleva la compressione esercitata sul ganglio stellato.
Chi soffre di asma ha caratteristicamente una respirazione superficiale e rapida, utilizza solo la parte superiore del torace anziché distribuendo il carico di lavoro su tutto il torace.
La chiusura anteriore delle spalle, tipica nei malati cronici di asma, inizia proprio con l’utilizzo dei muscoli respiratori accessori del collo nel tentativo di facilitare la respirazione durante un attacco, diventando poi una postura abituale.
Questa postura acquisita ostacolerà ulteriormente l'intero processo di respirazione creando modelli di tensione muscolare anomali.
Lo spostamento anatomico delle spalle in anteriorità aumenterà la tensione dei muscoli che collegano la spalla alle vertebre cervicali e principalmente agli scaleni, che sono proprio i muscoli respiratori accessori che vengono sollecitati quando l'ampiezza del diaframma è meccanicamente limitata.
Migliorando la meccanica respiratoria, oltre alla correzione posturale, disfunzioni queste comunemente associate all'asma, il corpo migliora la sua capacità di far fronte alle resistenze respiratorie. Questo dovrebbe migliorare la respirazione in generale anche riducendo la necessità di farmaci.