M. aveva 50 anni quando abbiamo iniziato a lavorare insieme. Stava preparando una stagione di concerti ed aveva sviluppato dei disturbi vocali dovuti alla mancanza di una buona e sana tecnica, e infine soffriva di una perdita del range vocale alto, diagnosticata a causa della menopausa. Artista già acclamata e di lunga carriera era solita avere un bel colore della voce nel registro medio e di petto. Tuttavia, questo colore non rimaneva man mano che lei saliva e passava al registro superiore. La voce iniziava a diventare stridente con grosso carico tensivo alla base della lingua. Tutto ciò si accompagnava ad un'inusuale posizione alta della laringe. Ciò che una volta era la parte migliore della sua voce e la più semplice da utilizzare, era diventata difficoltosa e combattuta.
La sua vocal coach mi ha contattata perché aveva sentito dei miei lavori sulla voce e subito dopo il nostro colloquio ha iniziato ad applicare esercizi di /u/ con spazio in gola aperto dietro, pianificando nel frattempo dei trattamenti osteopatici che io ho prontamente eseguito lavorando sulla riduzione della pressione respiratoria glottica e sottoglottica a riposo e in vocalizzazione. Nel corso di 3-4 settimane M. ha iniziato a ritrovare i suoi SI e DO alto dal punto di vista funzionale, proprio come prima della menopausa.
Ci sono voluti quasi 8 mesi prima che M. riuscisse a sostenere queste note con voce piena. Una volta recuperato il registro, è stato automaticamente rimosso altro carico pretorio dalle note alte. Io e la vocal coach abbiamo lavorato in team su repertori differenti da quello abituale in modo da farla lavorare in terreni in cui lei non avesse strutturato delle abitudini ed osteopaticamente si controllava ogni volta che il vocal tract seguisse il proprio meccanismo fisiologico, neutralizzando mano mano che si presentavano, ulteriori schemi disfunzionali a carico di altri distretti come quello cervicale, spalla e diaframmatici-viscerali.
Al termine di questo abbiamo ripreso in mano il suo repertorio per implementarne l'esecuzione. Un altro lavoro importante è stato il ripristino della posizione della lingua nel range alto. La punta della lingua tendeva a portarsi posteriormente e superiormente, distorcendo completamente il suo cantare in un range superiore. Con l'aiuto della logopedista sono stati inclusi dei suoni nasali francesi (che M conosceva già e non faceva fatica a pronunciare) nel range superiore per poter lavorare attivamente sulla posizione della lingua. Associando poi delle tecniche MET e FU sul corpo linguale e pavimento della lingua, sempre verificando la posizione di mandibola, ioide e delle altre strutture ad esse connesse direttamente o fascialmente, la lingua ha iniziato a rilasciarsi e a funzionare correttamente.
Al termine del nono mese del processo di ripristino della funzione M. aveva recuperato appieno la dinamica di vocalizzazione.
A distanza di 7 anni M. riesce a produrre correttamente e a sostenere il DO alto, necessitando solo di monitoraggi periodici.