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Valentina Carlile Osteopata
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Immagine del redattoreValentina Carlile DO

Osteopatia e Voce - Impatto del sistema uditivo sulla fonazione



Si ritiene che il sistema uditivo sia una componente fondamentale per lo sviluppo e il mantenimento di una qualità vocale eccellente e precisa. I soggetti con insufficienza uditiva profonda o con totale sordità possono aver compromessa la qualità della voce, oltre ad altre anomalie più frequenti di risonanza e parola.

La produzione di un discorso inizia nel cervello con un processo premotorio che coinvolge l'integrazione di vari tipi di informazioni: somatosensoriale uditiva e motoria.

Questa informazione hanno sede nelle regioni temporali, parietali e nei lobi frontali, comprese le aree del cervello specializzate per il discorso, come Broca e Wernicke e in altre aree.

Il processo premotorio si compone di tre fasi generali:

  • la produzione di un'idea

  • la trasformazione in parola

  • la sillabazione o la produzione dei suoni necessari per rendere sonora ognuna delle parole.

Dopo questo processo, l'articolazione è creata attraverso tre percorsi:

  • il percorso chiave neurale motore cerebellare

  • piramidale

  • tratti discendenti.

Questi tratti extrapiramidali organizzano sinapsi nel midollo, dove si controllano i muscoli coinvolti nel parlato come quelli della lingua, delle labbra, e della laringe . Le attività complesse che coinvolgono la laringe e il tratto vocale che si traducono in fonazione sono note.

Si ritiene che il sistema di feedback uditivo abbia tre ruoli che servono a fornire un feedback sulle condizioni ambientali che possono influenzare la qualità della produzione vocale e che contribuiscono alla generazione di modelli interni per la produzione di piani motori di voce:

  1. Il primo ruolo del feedback è importante per le correzioni in tono, volume e altri attributi che possono influenzare la comprensione del parlato.

  2. Il secondo ruolo, importante ad esempio in situazioni rumorose, affinché il soggetto parlante possa enunciare il proprio discorso più chiaramente, è di aumentare l'ampiezza, e ridurre la velocità del parlato per aumentare l'intelligibilità.

  3. Il terzo ruolo è essenziale per il mantenimento di una velocità di lettura rapida attraverso lo sviluppo di modelli interni consentendo, per il tratto vocale e le sue relative strutture, di essere preparati prima di vocalizzare e per il discorso continuato senza costante feedback uditivo.

La fase di precomando utilizza modelli interni per controllare la velocità di parola e la voce senza dipendenza dal tempo reale del feedback uditivo. Dato la rapida velocità del parlato normale, sarebbe impossibile per retroazione lavorare e correggere mettendo in atto ogni strategia prima di ogni nuovo segmento del discorso se bisogna mantenere anche una stessa velocità.

Il precomando risolve questo problema consentendo anche un discorso in scioltezza nelle persone ed una comoda attività di produzione linguale anche se assordati o in forte rumore. Questo sistema è utilizzato dai cantanti che esibendosi con orchestre o cori mascherano il feedback uditivo, per esempio.

NON UDENTI

L'ipoacusia fornisce un esempio evidente, anche se estremo, dell'importanza dell’audizione nella fonazione e nella parola. I cambiamenti di voce in chi ha fortemente danneggiato l’udito sono grandi, con alterazioni della respirazione, fonazione, e dell'articolazione.

RESPIRAZIONE - I polmoni forniscono il flusso d'aria che permette alle corde vocali di oscillare. Il torace contribuisce alla produzione di questo flusso d'aria. Il sistema respiratorio svolge anche un ruolo di controllo attraverso la modulazione delle pressioni espiratorie che possono aumentare o diminuire la nota.

Alcuni studiosi hanno dimostrato che, nonostante la presenza di una funzionalità polmonare normale e sana, i bambini con profonde sordità neurosensoriali bilaterali (SNHL) hanno una capacità vitale notevolmente inferiore e una maggior fonazione sostenuta rispetto ai normali bambini udenti. La riduzione della capacità vitale porta questi bambini con volumi polmonari inferiori ad utilizzare compensi per la produzione vocale.

Minori volumi polmonari costringono i soggetti a prendere più pause durante il discorso: di conseguenza non sono in grado di produrre la normale quantità di sillabe per ogni respiro o di sostenere una stringa di canzone per tutto il tempo normalmente.

La riduzione massima della fonazione sostenibile è una misura della capacità dell'individuo di gestire in modo efficace la fornitura d'aria durante la produzione vocale. Questi problemi di respirazione combinati portano a cambiamenti nei modelli di pausa durante il discorso con l’effetto complessivo di una diminuzione della intelligibilità del parlato.

FONAZIONE - Gran parte della letteratura sui non udenti e sulla produzione della voce si concentra sulla fonazione.

Alcuni studiosi hanno trovato che in questi soggetti è presente una fase di contrazione-rilassamento scoordinata dei muscoli della laringe intrinseci ed estrinseci. Hanno riscontrato una significativa riduzione della velocità di adduzione nei bambini con profonda SNHL bilaterale rispetto ai normali bambini udenti. Da questi risultati, gli autori hanno concluso che le persone con SNHL hanno difficoltà nel controllo della pressione subglottica e della tensione delle corde vocali, e queste difficoltà influenzano la fonazione.

Altri ricercatori hanno studiato la frequenza fondamentale (F0) e la sua variabilità in 40 adulti sordi in età postlinguale, prima e dopo impianto cocleare (CI). Nonostante questi individui abbiano modelli motori interni basati sulla loro esperienza uditiva precedente, c’era lo stesso una significativa differenza nella fonazione senza controllo retroattivo del sistema uditivo. Nello specifico si è osservata una significativa riduzione della frequenza fondamentale (nei maschi) e una riduzione significativa variazione nella frequenza durante la produzione vocale sostenuta (in entrambi i sessi) dopo CI rispetto alla loro prestazioni prima del CI. Tuttavia, una volta che questi risultati sono stati confrontati con il gruppo di controllo senza CI in entrambi i periodi di tempo, solo la variabilità nei maschi è rimasta statisticamente significativa. La riduzione della variazione con la produzione vocale sostenuta dopo CI ha dimostrato che, con feedback uditivo, i soggetti possono controllare le loro voci meglio e con meno variazioni di frequenza.

Un altro gruppo di studiosi ha studiato 21 bambini, 7 bambini sordi dalla fase prelinguistica con impianti cocleari e 14 bambini con udito normale e la loro capacità di cantare in modo appropriato. Ogni bambino ha cantato una canzone, e sono state analizzate le frequenze fondamentali di ogni nota. Sebbene non vi fosse alcuna differenza trai due gruppi in termini di ritmo, i bambini con CI hanno avuto un rendimento significativamente più povero in termini di precisione di tempo.

I bambini con CI avevano una deviazione media degli intervalli di tempo di 2,86 semitoni rispetto a quelli con udito normale e con deviazione significativa di soli 1,51 semitoni.

Nonostante questo deficit di tono gli studiosi hanno dato un giudizio sulla difficoltà del cantato nei bambini con CI, apportando anche gli ostacoli arrecati da un’informazione imperfetta del tempo fornita dal CI. Gli studiosi hanno ipotizzato che i deficit nelle abilità di canto sono il risultato di scarse capacità di discriminazione in campo nei bambini con CI.

ARTICOLAZIONE - La forma unica del tratto vocale di ogni individuo crea l’individualità vocale e colpisce l’udibilità. Si possono apportare modifiche alla voce modificando la posizione della lingua e del palato molle e la forma della faringe. Si sa che generalmente queste regolazioni sono fatte in base al feedback uditivo.

Tra gli studiosi, Das ed il suo team hanno scoperto che i bambini con profonda SNHL bilaterale hanno più voce nasale di quelli con udito normale. L’ipernasalità è causata dalla chiusura incompleta dello sfintere velofaringeo durante la produzione linguistica. La supplementare fuga di aria provoca una riduzione più rapida del volume d’aria e questo a sua volta comporta le pause anomale durante il discorso.

Studi effettuati su uomini e donne dopo l'impianto cocleare, hanno comunque dimostrato una riduzione dell’ipernasalità. In questi casi è stato ipotizzato che la causa di ipernasalità fosse il risultato di uno scarso controllo velofaringeo e che questo a sua volta dipendesse dalla mancanza di feedback uditivo durante la produzione vocale.

CAPACITA’ DISCRIMINATORIE UDITIVE

Diversi studi hanno esaminato l’argomento ‘miglior orecchio à miglior voce esaminando le capacità di discriminazione uditiva e la precisione vocale. Si è scoperto che tutti i soggetti con capacità uditive superiori hanno una produzione vocale più accurata.

MODELLO INTERNO

Il modello interno è un percorso neurale per schemi motori che sta alla base della produzione vocale e che consente l'interfaccia dell'uscita della nota e gli schemi motori neurali che controllano i muscoli della voce creando la nota.

La produzione di questi modelli interni si basa sul feedback uditivo. Il controllo della frequenza fondamentale dipende sia dal modello interno che dal feedback uditivo. Uno studio comparativo di tra un gruppo di cantanti musicisti e un gruppo di non musicisti ha dimostrato che i non musicisti erano meno accurati rispetto ai di cantanti musicisti ma che entrambi i gruppi reclutati adoperavano simili aree neurali: aree uditive bilaterali, motoria primaria e aree premotorie , area destra dell’insula insula nella metà dorsale, aree somatosensoriali, talamo, e cervelletto. Nello studio di canto quando i partecipanti sono stati invitati a ignorare il feedback uditivo, i cantanti musicisti sono stati più accurati rispetto ai non musicisti. Questi ultimi hanno avuto un’attività neurale statisticamente maggiore nel girus sopramarginale e nella regione della bocca nella corteccia motoria primaria. Nei cantanti musicisti c’era un’attività neurale significativamente maggiore nella corteccia uditiva bilaterale e nel putamen di sinistra rispetto ai non musicisti.

Il coinvolgimento del putamen nei cantanti musicisti indica che stanno usando un programma motorio vocale sviluppato e radicato per compiere l’attività del canto. Gli studiosi hanno spiegato ciò con il fatto che sia la corteccia premotoria dorsale che funge da interfaccia di base dei due sistemi, ma con la formazione di corteccia uditiva, putamen e corteccia cingolata anteriore vengono reclutati questi a monitorare il loro feedback uditivo in maniera più sensibile.

CANTO PROFESSIONALE

Il canto professionale si basa sulla precisione di intonazione e un ecccellente controllo della frequenza fondamentale (F0). Durante il discorso normale, gli obiettivi della nota sono relativi alla propria voce amplificata, ma nel canto, gli obiettivi sono note assolute con frequenze fondamentali che dovrebbero corrispondere quasi esattamente alle note musicali in riproduzione. Il feedback uditivo diventa più critico e fondamentale tanto più aumenta la difficoltà tecnica della performance.

La formazione vocale ha un effetto sul controllo neuromuscolare della laringe, in modo che la nota prodotta sia accurata e coerente.

Una formazione in musica strumentale permette un rapporto uditivo muscolatura percezione-laringea avanzato.

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