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Valentina Carlile Osteopata
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Osteopatia nella cura e prevenzione di emorragia vocale con conseguenze di polipi, noduli, cisti



Quali sono le conseguenze delle emorragie vocali?

Piccole emorragie della piega vocale porteranno a lesioni più grandi se non identificate.

Una buona tecnica nel parlato e nel canto ridurrà sicuramente il rischio di lesione vocale. Un buon team formato da vocal coach, logopedista, osteopata e foniatra contribuirà a guidare l’Artista nella sua carriera. Il vocal coach e il logopedista si occuperanno degli adattamenti della parola e delle tecniche canore mentre osteopata e foniatra di occuperanno dell’assetto funzionale/muscolare del vocal box.

Una valutazione precoce da un foniatra garantisce la riduzione dei fattori di rischio vocali. Ancora più importante, varici corde vocali (vasi sanguigni dilatati) che si formano a causa di un uso eccessivo o improprio possono essere identificate tramite videostroboscopia.

Spesso non producono sintomi, ma sono i precursori di piccole emorragie che possono eventualmente portare a noduli, polipi, cisti, o altre lesioni vocali.

Quando le varici sono identificate, possono essere trattate prima dell’evoluzione in emorragia. Di solito si verificano sui bordi delle corde vocali, nei punti di contatto, in quanto qui è dove si verifica la maggior parte dello sforzo nell’uso della voce. Pertanto questi vasi saranno a più alto rischio di rottura, perché saranno soggetti ad un più alto numero di contatti (colpi) durante l'uso della voce.

Quando viene individuata una piccola emorragia, o anche prima che si verifichi, si può eseguire una procedura sicura per eliminare le varici. Il recupero è breve e facile ed è una procedura a basso rischio, al contrario invece è la procedura che sarebbe necessaria per noduli, polipi, o rimozione di cisti. La ripresa in questi casi è più lunga e la procedura stessa è più rischiosa. Si applica bene un vecchio aforisma americano: Un’oncia di prevenzione vale una libbra di cura.

La conseguenza chirurgica per eventuali noduli, un polipo o una cisti è quella che è si può riscontrare in artisti come Meghan Trainor, Adele, e Sam Smith. La storia clinica è uguale: una serie di appuntamenti mancati e spettacoli annullati prima che le micro-emorragie portino ad un infortunio più grande. L'intervento chirurgico in questo caso comporta un recupero più lungo.

In un Artista la strada per il successo è faticosa e non è giusto attribuire lesioni a mere questioni di tecnica o problemi di salute isolati. Performances ripetute in maniera ravvicinata e continuativa in più città comportano affaticamento. Un semplice raffreddore può essere tutto ciò che serve per spingere un Artista a sviluppare una piccola emorragia che molto spesso è impossibile da percepire per il cantante. Gli unici sintomi possono essere la stanchezza, che è anche un evento naturale durante un tour o un’esecuzione continua.

Quando ci concentriamo sulla prevenzione del danno vocale, con un check-in anticipato con un foniatra, intervento precoce per i problemi, e valutazione/bilanciamento osteopatico, i risultati sono migliori e il tempo di inattività diminuisce. Questi passaggi possono essere il modo migliore che abbiamo per aiutare i cantanti a gestire le intense esigenze di una carriera di successo.

Si vuole ora esaminare il caso clinico di una delle Artiste sopra citate in cui è stata fatta una diagnosi di grave emorragia vocale.

Al momento della comparsa dei sintomi questa emorragia ha iniziato a formare un polipo sulla corda vocale destra. La paziente in questione all’inizio aveva percepito una raucedine, che il suo medico aveva pensato di curare prescrivendo farmaci steroidi senza effettuare alcun esame che potesse escludere lesioni.

Trascurando questa raucedine, l’Artista ha continuato ed esibirsi con una successiva conseguenza di polipo che si è risolto con la chirurgia.

Dopo 3 settimane di gestione e trattamento con farmaci steroidei, si è lasciata perdere questa terapia con una rimanenza però di un vaso sanguigno dilatato, che è ciò che probabilmente ha causato l’emorragia.

Il trattamento precoce dei vasi sanguigni sensibili può prevenire piccoli e grandi emorragie, impedendo così danni a lungo termine. L’indicazione a questo punto è per un trattamento laser, per evitare che si riabbia l’emorragia. Gli Artisti trovano che questa misura preventiva li salvi dallo stress di chiedersi se ci sono nuove emorragie e se sia necessario annullare date di esibizione.

Dopo l’intervento chirurgico la rieducazione include il lavoro con un terapista vocale esperto per ottimizzare la guarigione e garantire non ci siano comportamenti vocali che causino la formazione di nuove varici. Il concomitante intervento osteopatico collabora nell’annullamento di disfunzioni che possano essere responsabili di determinati comportamenti vocali.

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