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Valentina Carlile Osteopata
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Osteopatia: le ossa del cranio si muovono?



Una delle componenti del concetto craniale per Professionisti che praticano Osteopatia Craniale è che le ossa del cranio si muovano attorno alle suture. Il movimento può essere descritto come un’espansione e compressione che si realizza in modo abbastanza simile a come la gabbia toracica si muove durante la respirazione. Questo concetto è stato molto controverso fin dalla prima presentazione al mondo più di 60 anni fa. Ad oggi, c’è un sacco di scetticismo a proposito e si ritiene che la teoria trovi fondamento nella ‘pseudoscienza’. In molti ritengono non ci siano sufficienti prove o ricerche a supporto. Tutto ciò è scorretto. Ci sono piuttosto molte ma non sufficienti evidenze a riguardo. Molte di queste ricerche possono essere trovate sul sito della Cranial Academy.


Sicuramente ci sono 5 buoni motivi a supporto del concetto che le ossa del cranio si muovono.

- Embriologico: Perché ci sono le suture nel cranio? Se guardate un cranio, ci sono suture che rendono distinguibile ogni suo osso. Potrebbero sembrare insignificanti all’apparenza ma durante lo sviluppo, ci sono molte ossa che da principio separate, si fondono poi per formare un solo osso. Anche nel corpo, ad esempio osso pelvico si sviluppa da tre parti separate: ischio, ilio e pube. Queste tre ossa si fondono senza suture tra di loro. Ci sono molti esempi come questo durante lo sviluppo e questo fenomeno si verifica anche a livello del cranio. L’occipite, ad esempio, si forma dalla fusione di 4 componenti separate. Questa fusione è completa e non rimane alcuna sutura tra le componenti. Ci sono però suture tra occipite e le ossa che si articolano con esso. Il corpo umano sarebbe senza dubbio capace di saldare le ossia per fusione se intendesse farlo. Questa fusione, tuttavia, non si realizza. Inoltre, i crani possono essere disarticolati utilizzando le proprietà di espansione per separare le ossa e le suture. Quindi, dal momento che il corpo è in grado di completare la fusione perché non lo fa?

- Adattamento: Benché ci siano movimenti nel cranio, questi movimenti non sono enormi. Il movimento proprio permette al cranio di essere flessibile per assorbire meglio shock traumatici o variazioni di pressione endocranica. Parte della funzione del cranio è contenere e proteggere il cervello. Se si riceve un trauma diretto al cranio, la flessibilità permessa dal movimento delle sue ossa permette alle stesse di assorbire buona parte dell’impatto, permettendo così al cervello di essere sottoposto a traumi minori. Se il cranio fosse fuso allora sarebbe molto rigido, come il guscio esterno di un caschetto. Un trauma diretto lo romperebbe più facilmente, e le forze dell’impatto verrebbero trasferite al cervello in modo molto più traumatico. Non fondendosi, il cranio può adattarsi meglio ai cambiamenti di pressione intracranica. Se pensiamo a quando si verifica una variazione di questa pressione (come quando si prende un aereo o si ha il raffreddore), allora si può capire come possa essere d’aiuto il fatto che il cranio sia flessibile e le sue ossa possano espandersi in modo da variare la pressione minimizzando gli effetti sul cervello.

- Apparecchi ortodontici: Partiamo dall'evidenza del fatto che le ossa del cranio si possano muovere. Se queste fossero fuse e fossero immobili, non ci sarebbe motivo di applicare nemmeno gli apparecchi ortodontici. Il loro concetto si basa proprio sulla teoria che la testa sia flessibile e che possa essere ‘rimodellata’ per permettere l’allineamento dei denti.

- Mobilità: Molte delle controversie sulla mobilità o meno delle ossa del cranio deriva dal fatto che gli Osteopati mettono le loro mani su un cranio e palpano il movimento sottile che si realizza al di sotto. Altre figure non riescono a palpare questo movimento e quindi teorizzano che non esista. Nel momento in cui si riesce a percepire questo movimento sottile si possono apprezzare restrizioni tra le suture effettuando una presa delle ossa accessibili e mobilizzandole nel loro range di mobilità. Poi si compara un lato con l’altro. Di solito un lato si muove meglio dell’altro. in circostanze normali ogni osso ha un piccolo range di mobilità. Comprendendo dove ci sono restrizioni nelle suture si può lavorare nel liberarle finché i due lati risultano simmetrici nel loro movimento. Questo è ciò che si fa ogni giorno in studio sul cranio.

- Rappresentazione delle suture: L’ultima evidenza può essere riscontrata nelle suture stesse. Ciò comporta un ritorno all’anatomia. Se si studia il modo in cui il movimento si realizza nel cranio in relazione all’anatomia delle suture, allora si riscontrerà la veridicità di questo concetto. Ci sono differenti tipi di suture che si articolano in modi differenti a seconda dell’area. Ad esempio, il frontale sovrasta il parietale mediamente, ma se si palpa lungo la sutura coronale, c’è un punto di transizione in cui è il parietale a sovrastare il frontale. La sutura sagittale, ad esempio, agisce come un cardine e la sutura è assemblata in modo da permettere questo tipo di funzione. Questi sono solo pochi esempi di come il cranio si articola. Il cranio può essere semplicemente visto come un puzzle 3D che si assembla per assolvere le sue funzioni. Inoltre, le membrane durali nel cranio hanno emergenza dalle suture. Evidenza di questa cosa è che il sanguinamento epidurale nel cranio non incrocia le linee di sutura perché la dura corre al di fuori della sutura. Le membrane durali interne al cranio fungono in questo modo da barriera prevenendo che le ossa del cranio stesso possano fondersi completamente.

Ma possono fondersi le ossa del cranio? Assolutamente si. Allo stesso modo in cui il processo avviene in un’articolazione che non ha mobilità per un lungo periodo di tempo. Esistono comunque alcuni casi patologici. Il corpo umano si sviluppa in un certo modo per motivi specifici. Niente avviene per caso.

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