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Valentina Carlile Osteopata
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Osteopatia e canto: Quanto è importante il feedback somatosensitivo?


Osteopatia e canto: Quanto è importante il feedback somatosensitivo?


Quando facciamo un humming e mettiamo le mani su gola e guance, possiamo percepire vibrazioni attraverso le dita.


Quando si esegue una /a/ o un /o/ si riconoscono differenti sensazioni in bocca associate ad ogni vocale. Se ci focalizziamo su questi punti, possiamo sentire sensazioni differenti a seconda che respiriamo e/o parliamo.


Tutte queste sensazioni costituiscono il feedback somatosensitivo che include il senso del movimento (cinestesia) e posizione (propriocezione); sono questi feedback che danno al cervello informazioni sul corrente stato respiratorio, laringeo e dei sistemi orofacciali (Smith e Zelaznick, 2004; Smotherman, 2007), giocando un ruolo cruciale nella coordinazione e nell’accuratezza dei controlli motori.


Il feedback somatosensitivo origina da recettori tattili, posizione, vibrazione, collocati in articolazioni, muscoli, e tessuti mucosali del vocal tract, e coinvolti anche nella gestione motoria dei laringei intrinseci, come il rapido controllo motorio flow-induced dell’oscillazione vocale durante cantato e parlato (Fittze e Hunter, 2004).


Questi recettori sono coinvolti nel coordinare gli atteggiamenti sopralaringei che originano le varie conformazioni del vocal tract, che a loro volta modulano le proprietà spettrali del suono primario generato a livello della glottide, l’intelligibilità (Lametti et al, 2012).


I segnali neurali che comprendono il feedback somatosensitivo dal sistema orofacciale laringeo e il sistema respiratorio sono generati da questi recettori e sono poi inviati alla corteccia somatosensitiva primaria (S1) e all’insula, (Ackermann and Riecker, 2010; Jürgens, 2002).


Quest’ultima è un’area di più alto livello che integra sia l’informazione sensitiva che motoria, ed è associata all’interiezione (la percezione del nostro corrente stato fisiologico) basato sull’integrazione sensitiva (Craig, 2003) e all’autocoscienza delle azioni (Karnath e Baier, 2010).

Nello specifico, la porzione anteriore di questa regione sembra contribuire alla coordinazione dei movimenti del tratto vocale durante il canto (Riecker et al, 2000) e può anche avere un ruolo nella respirazione durante la vocalizzazione (Ackermann and Riecker, 2010).


Esercitare periodicamente questo tipo di percezione migliora e agevola l’auto comprensione biomeccanico/tecnica dell’Artista.


Volete capire come poter esercitare e sviluppare questa sensibilità? Un Osteopata che si occupa di voce saprà indicarvi il modo migliore.



 

Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti





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