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Valentina Carlile Osteopata
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Immagine del redattoreValentina Carlile DO

Osteopatia e Voce – Sindrome Laringe Irritabile: Storia di P.



P., donna di 59 anni pittrice e restauratrice, si è presentata in studio inviata dal suo ORL con una sindrome della laringe irritabile presente da diversi anni, riportando sintomi classici quali tosse ricorrente e movimento paradosso della laringe.

Nella storia clinica P. ha riportato che ‘diverse infezioni del tratto respiratorio superiore mi hanno lasciato una tosse cronica’. Ultimamente P. si è accorta che odori forti associati ad agenti chimici, fumo e vernici, peggioravano la tosse. Anni prima le era stata diagnosticato asma che aveva trattato farmacologicamente.

Il mese scorso ha fatto un visita specialistica in un centro medico dove pneumologo e ORL hanno diagnosticato un problema di reflusso laringo-faringeo ed hanno identificato in questo la causa dei suoi sintomi, suggerendole una dieta che p. ha iniziato a seguire.

Mentre P. raccontava il tutto veniva colpita da accessi di tosse con una frequenza di uno ogni 5-10 minuti circa, talvolta espettorando muco o saliva.

Ho richiesto che andasse da un ORL e foniatra a fare una valutazione laringea accurata e, dall’esame laringeo effettuato con nasolaringoscopio si è osservata una mobilità paradossa delle corde vocali a riposo senza che P. avesse alcun sintomo. In inspirazione profonda le corde vocali si muovevano medialmente, con una compressione antero-mediale e antero-posteriore. Quando P. espirava le corde vocali si abducevano normalmente. Durante il movimento guidato di ‘sniffing’ (seguito quindi da una espirazione propulsiva) il movimento delle corde vocali era normalizzato, benché ogni inspirazione profonda comportasse una direzione adduttoria anomala prima dell’abduzione. Durante l’esame non si è manifestata tosse e non è mai stato avvertito stridore vocale o difficoltà inspiratoria.

Ho eseguito valutazione osteopatica in cui si è riscontrato uno schema funzionale discendente a partenza dalla regione degli ipocondri in concomitanza di uno schema ascendente con fulcro nella lingua. La laringe funzionava in netta superiorità con lieve abbassamento fino a livello della c.tiroide ed era pastoralmente alloggiata molto posteriormente, riducendo probabilmente lo spazio esofageo. La c. cricoide, invece, molto in accordo con lo schema discendente, aveva una funzionalità prevalentemente in inferiorità con scarso ritorno in espirazione. La colonna cervicale era ridotta nella sua curva e scarsamente funzionale nel suo pivot centrale.

Il medico ha valutato il reflusso nell’ultimo mese attraverso il RSI che ha dato 29 punti su 45 e quindi ha dato positività (sopra i 12 punti è considerato positivo) e il muco è stato valutato 4 in una scala da 0-5 nella deglutizione di liquidi e pillole.

I parametri di picco, spettro e qualità vocale erano nella norma per sesso ed età, erano presenti moderato strain e raucedine valutati 1 su scala a 5 punti con 5 segno di gravità.

La terapia composta da interventi coordinati osteopatici e ORL-logopedici è stata suddivisa in due fasi:

  • Breve termine: recupero funzionale corretto della laringe tramite OMT e gestione degli accessi di tosse tramite esercizi logopedici in cui veniva insegnato a deglutire liberamente e lentamente in risposta al colpo di tosse e ad automassaggiare la zona laringea.

  • Lungo termine: riduzione del reflusso tramite OMT e terapia farmacologica abbinate.

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