Osteopatia e musica: elementi di musicoterapia
Aggiornamento: 14 feb 2021

Parliamo un attimo del nostro cervello e di come varie parti quali la corteccia e, al di sotto, il sistema limbico, elaborino effettivamente l'attività musicale.
È il lobo occipitale delle nostre cortecce che ci produce effettivamente delle immagini associate quando chiudiamo gli occhi, e ascoltiamo la musica. E queste immagini possono essere ad esempio luoghi sull'oceano, o su una montagna.
Il nostro lobo frontale analizza invece quella musica fornendoci le informazioni e i dati che ci dicono che cos'è quel pezzo musicale, chi potrebbe suonarlo, in che chiave è.
Quando invece siamo direttamente impegnati a suonare, è il lobo parietale che percepisce le nostre mani sulle corde e le setta.
Certamente, la corteccia uditiva si trova nel lobo temporale, ed è qui che elaboriamo il suono. Quindi, ovviamente, il lobo temporale è una parte molto attiva.
Ma al di sotto della corteccia c'è il sistema limbico, ed è questa la sede delle nostre emozioni, dei nostri ricordi e delle reazioni automatiche che abbiamo e che ci aiutano a respirare e a dare ritmo al cuore.
Sono queste funzioni che si verificano in una parte molto primitiva del cervello, ma che vengono automaticamente attivate con un brano musicale a noi molto caro e per noi molto significativo. (A.Philip 2009).
Probabilmente avrete sentito parlare di neuromediatori chimici, di serotonina e di dopamina.
Si tratta di sostanze chimiche 'piacevoli' che vengono rilasciate quando ascoltiamo una musica che amiamo.
La ricerca ha scoperto che i centri del piacere, i centri di ricompensa del cervello, vengono attivati quando ci dedichiamo alla musica, sia che si tratti di ascoltare, cantare, suonare, comporre o persino di parlarne.
Quando ascoltiamo la musica, il sistema nervoso autonomo regola i nostri organi interni e ci aiuta a sopravvivere.
Il sistema nervoso parasimpatico fa parte di questo sistema nervoso autonomo e ci rilassa profondamente. Ci permette di recuperare, di riposare.
E se avete mai ascoltato un pezzo di musica che vi è familiare e confortante e l'avete associato a luoghi meravigliosi e/o a persone fantastiche, allora sappiate che è il vostro sistema parasimpatico ad avervi permesso ciò, mentre ascoltate, vi rilassate e vi divertite.
Da un lato quindi, c'è il parasimpatico, che ci crea connessioni.
Dall'altro, il sistema simpatico.
Quest'ultimo è la parte che riguarda la risposta di combattimento, la fuga o il blocco.
E questo è il nostro meccanismo per affrontare lo stress, e lo stress cronico che deriva dall'essere in uno stato di minaccia è ciò che provoca failures come l'ipertensione o disturbi gastrointestinali.
Ma la musica non solo ci rilassa, può portarci anche ad uno stato di omeostasi.
Quando siamo impegnati con la musica, i segnali di dolore non sono così forti.
Essi arrivano attraverso la fonte di quel dolore, quell'insulto al nostro corpo, e poi vengono elaborati nel cervello.
Ma se nel frattempo il cervello sta vivendo o sta suonando la musica, questi elementi inibiscono il segnale di dolore nella sua discesa, offrendo una risposta fisica ad esso.
In questo modo, la musica effettivamente attenua il dolore.