I succhi gastrici sono composti da forti enzimi ed acidi digestivi. Non è cosa insolita che questi acidi risalgano dallo stomaco all’esofago causando bruciori di stomaco in fase digestiva. Questo processo viene clinicamente chiamato Reflusso Gastro-Esofageo (RGE). Tuttavia, a volte, piccole quantità di succhi gastrici possono risalire fino alla gola fino a raggiungere la laringe. Questa situazione viene clinicamente definita Reflusso Laringo-faringeo (RLF) anche detto reflusso silente perché mote persone possono non avere sintomi associati di bruciore di stomaco o difficoltà digestiva. L’RLF può manifestarsi sia di giorno che di notte, anche se non si è mangiato niente. Il termine reflusso deriva da un termine greco che significa ‘flusso indietro’, ‘flusso contrario’. Normalmente tutto ciò che beviamo e mangiamo sta nello stomaco per essere digerito e non ritorna indietro.
Dal momento in cui ci si trova in una situazione di RLF ci sono però dei sintomi importanti da considerare: Sensazione di qualcosa che rimane in gola ‘sul gozzo’, il nodo in gola Perdita di voce o voce rauca Necessitò di schiarirsi frequentemente la voce La presenza di una sensazione di sapore acido in fondo alla gola La sensazione che si accumuli troppo muco nella gola Improvvisi colpi di tosse e piccoli spasmi istruttivi notturni Tosse cronica Eccessiva eruttazione, soprattutto durante il giorno
Cosa si può fare in caso di RLF? Beh, a parte l’andare dal proprio medico e/o dal foniatra per la diagnosi all’occorrenza di questi sintomi, chi ne soffre può iniziare a modificare la propria dieta ed il proprio stile di vita adottando abitudini che riducano la facilitazione alla risalita degli acidi nei seguenti modi: Smettere di fumare in quanto il fumo predispone abbastanza al reflusso. Molti riportano di avere di questi problemi dopo la sigaretta. Limitare l’assunzione di cibi grassi, fritti e piccanti, cioccolato, formaggio e dolci. Caffè, succhi acidi ed ogni forma di bevanda gassata possono peggiorare il reflusso perché è stato riscontrato che aumentano i livelli di acido nello stomaco. Sostituirli con tea e tisane. I Chewing Gum contengono bicarbonato di sodio che viene inserito nei prodotti ad effetto sbiancante per i denti e possono aiutare a combattere gli acidi. Fare pasti piccoli e più regolari durante il giorno, mangiare lentamente e masticare completamente ogni boccone. Pasti abbondanti creano più acidi aggiungendo maggiore stress alla valvola tra stomaco ed esofago. Se si è in sovrappeso cercare di perdere peso tenendo però presente che il fare attività fisica estrema può a sua volta provare reflusso. Limitare il consumo di alcol specialmente prima di andare a letto perché l’alcol peggiora il reflusso. Superalcolici e vino sono i peggiori. Inclinare leggermente il letto in modo da avere la testa più sollevata. Sollevando il torace la gravità riduce la possibilità che gli acidi risalgano durante il sonno. Piegarsi sulle ginocchia quando ci si deve abbassare a prendere qualcosa. Piegandosi con la schiena, si aggiunge pressione allo stomaco permettendo così che gli acidi risalgano in gola Non indossare vestiti stretti in vita perché allo stesso modo abiti stretti possono creare pressioni a livello dello stomaco.
Come può essere d’aiuto il Trattamento Osteopatico? Molte persone sono convinte che gli Osteopati trattino problemi come la distorsione di caviglia ma cura in realtà molte altre cose tra cui anche il reflusso. Per capire come fanno occorre fare un brevissimo e semplicissimo richiamo all’anatomia.
Nello specifico, molte persone non sono coscienti del fatto che il diaframma sia un fortissimo, potentissimo e grandissimo muscolo. Ogni volta che respiriamo, il diaframma di forma a cupola, si contrae e si muove con un effetto pompa abbassandosi.Questo meccanismo fa scendere l’aria nella gabbia, sede dei polmoni. In questo modo l’aria entra nel corpo attraverso naso e bocca ed arriva ai polmoni permettendoci di respirare. L’espirazione è di conseguenza il movimento opposto che butta l’aria fuori dai polmoni.
Cosa ha a che fare tutto questo col reflusso? Ci sono tre fori circolari nel diaframma che consentono il passaggio di tre ‘tubi’: L’aorta per il passaggio di sangue dal cuore ad addome pelvi e gambe La vena cava inferiore per il passaggio di sangue indietro al cuore da addome, pelvi e gambe L’esofago che permette il passaggio di cibo dalla bocca allo stomaco. Questa terza apertura è quella che ci interessa per il reflusso. Il diaframma può diventare rigido come ogni altro muscolo. Questo fa sì che i ‘tubi’ vengano schiacciati, specialmente quello esofageo causando questa famosa risalita di acidi dallo stomaco.
Ed ora, cosa può farci un Osteopata? In caso di reflusso non è solo il diaframma che si contrae attorno ai margini costali che sono quelli che l’Osteopata può toccare con le mani, ma si verifica anche: Tensione della gabbia toracica Rigidità dei muscoli della schiena Dolorabilità degli muscoli intercostali Spesso chi soffre di reflusso non riesce a fare inspirazioni profonde Il Trattamento Osteopatico coinvolge il rilascio di questi muscoli e la mobilizzazione articolare con tecniche proprie. L’efficacia di questi trattamenti, dimostrata negli anni, può talmente ridurre i sintomi dal portare il paziente ad non dover assumere farmaci!
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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