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Valentina Carlile Osteopata
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Osteopatia e Disfonia Muscolotensiva



Questo disturbo legato al malfunzionamento vocale può avere esordio improvviso o graduale (sviluppato nel corso di mesi o anni). Può scatenarsi in seguito ad una infezione delle vie aeree superiori o come conseguenza della reazione emotiva dell'individuo. Può interessare le note, l'altezza vocale e la qualità, o solamente un parametro vocale. Può sfociare in afonia quando le corde, molto tese, sono in posizione abdotta, o in disfonia, quando sono addotte comportando una vera disabilità per chi deve parlare o un semplice fastidio. Può essere aggravato da condizioni mediche o come sviluppo di una risposta di compenso ad un altro problema sottostante.

Nonostante tutte le etichette date a questo disturbo, una cosa è certa: il paziente sta usando in modo scorretto la voce, nello specifico sta usando scorrettamente i muscoli preposti alla produzione vocale, creando dei cambiamenti nel segnale acustico.

Cause comuni sono l'abuso vocale e il cattivo utilizzo della laringe e delle corde vocali. Alcuni farmaci, alcune condizioni cliniche croniche (es. reflusso) e l'esposizione ad agenti inquinanti/irritanti contribuiscono al problema, tanto quanto i cambiamenti nello stato fisico-emozionale.

Alcune professioni (insegnanti, oratori, cantanti ed altre professionisti della voce) e anche tifosi e fans sembrano avere un maggior rischio di sviluppo della disfonia muscolotensiva a causa delle elevate richieste vocali.

Come in precedenza detto, gli effetti sulla voce e sulla laringe possono essere diversi e con diversa gravità. Questi vengono misurati in modo percettivo, acusticamente ed aerodinamicamente. I segni vocali più comuni sono: raucedine, soffiatura, stridore, picchi e/o pause nella fonazione. Parlare in modo pacato a volte è più difficile che parlare a voce alta.

I sintomi più comuni legati alla fatica vocale sono irritazione e secchezza della gola, desiderio frequente di schiarirsi la gola.

Contemporaneamente ci sono segni visibili ed apprezzabili di un'eccessiva tensione muscolare nel triangolo superiore e nella laringe.

I risultati laringostroboscopici mostrano una vasta gamma di anomalie che vanno dalla scorretta chiusura cordale, alla compressione ventricolare e sopraglottica laterale , alla compressione antero-posteriore, all'ampiezza cordale, all'onda mucosa, al ritmo di chiusura, alla simmetria ed alla periodicità dei cicli vibratori.

Il trattamento osteopatico per questi disturbi è risultato molto utile e valido (Liebermann, Carlile) per ridurre o eliminare la disfonia muscolotensiva. I tempi di risoluzione sono correlati alla cronicità del problema, al numero e complessità degli schemi compensatori innescati, all'esordio.

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